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In Val di Fassa con la SAT

Una settimana in Val di Fassa, accompagnati da chi vive su quelle montagne, non poteva che essere un’esperienza indimenticabile! Il primo giorno, siamo stati accolti sul Sass Pordoi da Licia Favè e Renato Zulian, Accompagnatori di Media Montagna del CAI-SAT, che ci hanno portato ad ammirare lo spettacolo che si gode da lassù a 360 gradi dal Sella alla Marmolada. Poi a piedi a mezzacosta fino a scendere al lago di Fedaia dove ci hanno accolti pioggia e grandine. Ma dove siamo stati rinfrancati dalla calda accoglienza dell’albergo Dolomia. Nei giorni successivi il rapporto con i nostri accompagnatori si è fatto più stretto. Loro che ci illustravano le bellezze delle loro montagne e noi che gli spiegavamo in che modo il Parkinson influiva sulla nostra vita. Il secondo giorno abbiamo percorso la Val Contrin per poi spostarci al Buffaure e discendere il quarto giorno in Val San Nicolò.

Il quinto giorno è stato dedicato ad una tranquilla passeggiata in Val Duron, una delle più belle del Trentino. Il sesto giorno abbiamo voluto salire ai 3152 del Piz Boè, la vetta più alta del gruppo del Sella. Un percorso impegnativo ma ricco di soddisfazioni. Nel frattempo, chi non se la sentiva di affrontare salite e discese impegnative ha percorso la Val di Fassa in bicicletta sulla ciclabile che costeggia l’Avisio.

 

La parte organizzativa del soggiorno è stata curata dall’ApT Val di Fassa che ha scelto e prenotato alberghi e rifugi e definito il percorso del trekking.

Un’esperienza ricca di positività ed impegno nell’affrontare una montagna che può essere molto affascinante ma anche non priva di ostacoli e situazioni che richiedono impegno ed attenzione. In ogni caso si può concludere che le sfide della montagna fanno dimenticare il Parkinson.

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