Si è conclusa la 1° tappa del Giro d’Italia dei Parkinsognanti
La prima tappa ciclistica del Giro d’Italia dei “parkinsognanti” si è svolta dal 31agosto al 4 settembre 2024 con la partecipazione di 30 persone tra ciclisti e accompagnatori, che hanno affrontato 510 km di strade e piste ciclabili, suddivisi in 5 frazioni giornaliere.
Lungo il percorso è stata garantita l’assistenza di personale tecnico al seguito nonchè l’accompagnamento di un minibus per il trasporto di partecipanti in temporanea difficoltà.
La carovana è partita da Peschiera del Garda (VR) con il patrocinio della Municipalità rappresentata dall’Assessore allo sport, che ha dato il via alla manifestazione. La prima frazione, pianeggiante, si è conclusa a Reggio Emilia. Le tappe successive, caratterizzate da un’altimetria impegnativa, si sono concluse a Pianoro (BO), Pratolino (FI), San Miniato (PI) e a Marina di Cecina (LI).
Lungo il percorso gli atleti e gli accompagnatori con il presidente dell’associazione, Roberto Denti, sono stati accolti da alcuni amministratori locali delle località visitate: a Pisa l’incontro è avvenuto con l’Assessore allo sport in Piazza dei miracoli, all’ombra della torre pendente, insieme ai rappresentanti dell’associazione Pisa Parkinson; a Vaglia (FI) a fare gli onori di casa è stata la Sindaca.
I parkinsognanti sono stati inoltre ospiti a Fiesole del Fresco Parkinson Institute, centro di ricerca di eccellenza per la malattia di Parkinson, dove hanno incontrato il dott. Volpe e alcuni dei suoi collaboratori che hanno tenuto una breve conferenza per gli ospiti.
La “5 giorni” di quest’anno, che costituisce la prima di quattro tappe di un “Giro d’Italia” che proseguirà nei prossimi anni e che terminerà a Trapani, è stata dedicata a Max Bracco, un amico ciclista che ci ha lasciato troppo presto.
Il percorso effettuato è stato molto apprezzato dai partecipanti, sia per il paesaggio molto vario che per la presenza di qualche “saliscendi”. Tra i tanti luoghi visti o attraversati si possono ricordare: la via ciclabile lungo il fiume Mincio, il passo appenninico della Futa, Firenze e il passaggio a Piazzale Michelangelo e naturalmente Pisa.
Dopo qualche settimana, una riflessione di un parkinsognante.
Da tempo ormai si sono spenti i riflettori sulla prima Bike interamente organizzata dalla nostra associazione. Un tempo necessario a far evaporare facili entusiasmi e a raffreddare animi provati dalla stanchezza accumulata in cinque giorni vissuti intensamente, cosi’ da poter analizzare cio’ che ognuno di noi ripone nel bagaglio delle esperienze.
A mio giudizio e’ stato un evento organizzato all’insegna del “se riusciamo, perche’ no?” Condizione che ha favorito la nascita di nuove amicizie e rafforzato quelle esistenti fra i partecipanti.
Un’amicizia nata fra persone inizialmente estranee o poco piu’, che ad un tratto si sono ritrovate sulla stessa barca. Ognuno a suo modo, ha iniziato a remare nella stessa direzione, perche’ l’amicizia e’ anche condividere un obiettivo.